Manoscritto membranaceo, guardie membranacee: c. I guardia della prima metà del sec. XVIII; fascicoli legati; dal manoscritto sono state asportate varie carte probabilmente perché miniate, in particolare mancano le cc. 4, 5, 20, 21, 24, 30, 44, 45, 53, 71, 75, 84, 85, 100, 109, 125, 134, 149, 161, 176, 184, 201, 203, 206, 207, 213, 214, 215, 216, 217, 220, 221 inoltre - come è possibile dedurre sulla base dell'analisi testuale - il manoscritto è mutilo in fine; 1351-1375 data stimata; cc. I + 196; cartulazione antica in cifre arabe, in inchiostro bruno, posta al centro del margine esterno del recto, per 227 carte con ripetizione del numero 98
Dimensioni: mm 618 x 423 (c. 57)
Fascicolazione: I/8-2 (cc. 1-8, mancanti le cc. 4-5), II/8 (cc. 9-16), III/8-3 (cc. 17-23, mancanti le cc. 20-21, 24), IV/8-1 (cc. 25-32, mancante c. 30), V/8 (cc. 33-40), VI/8-2 (cc. 41-48, mancanti le cc. 44-45), VII/8-1 (cc. 49-56, mancante c. 53), VIII/8 (cc. 57-64), IX/8-1 (cc. 65-72, mancante c. 71), X/8-1 (cc. 73-80, mancante c. 75), XI/8-2 (cc. 81-88, mancanti le cc. 84-85), XII/8 (cc. 89-96), XIII/8-1 (cc. 97-103, mancante c. 100), XIV/8-1 (cc. 104-111, mancante c. 109), XV/8 (cc. 112-119), XVI/8-1 (cc. 120-127, mancante c. 125), XVII/8-1 (cc. 128-135, mancante c. 134), XVIII/8 (cc. 136-143), XIX/8-1 (cc. 144-151, mancante c. 149), XX/8 (cc. 152-159), XXI/8- 1 (cc. 160-167, mancante c. 161), XXII/8 (cc. 168-175), XXIII/8-1 (cc. 177-183, mancante c. 176), XXIV/8-1 (cc. 185-191, mancante c. 184), XXV/8 (cc. 192-199), XXVI/8-4 (cc. 200-205, mancanti le cc. 201, 203, 206-207), XXVII/8-3 (cc. 208-212, mancanti le cc. 213-215), XXVIII/8-4 (cc. 218-223, mancanti le cc. 216-217, 220-221), XXIX/4 (cc. 224-227), inizio primo fascicolo lato carne, rispettata la regola di Gregory
Segnatura dei fascicoli: non visibile
Foratura: visibile.
Rigatura: a mina di piombo.
Disposizione del testo: a piena pagina
Richiami: orizzontali, posti al centro del margine inferiore dell'ultima carta verso dei fascicoli.
Scrittura e mani: Scrittura: Textualis Descrizione: formale.
Inchiostro: rosso e nero
Frammenti: il codice presenta, a rinforzo della legatura o per interventi di restauro antichi, volti a consolidare o risarcire le carte, l’utilizzo di materiale di riuso (si veda ad esempio c. 139v).
Decorazione: Decorato Datazione: 1351-1375 Elementi funzionali: Presenza di rubriche Iniziali filigranate: Presenza di iniziali filigranate Scuola/Autore: L’apparato decorativo originario, a causa dell’asportazione di diverse carte (cc. 4, 5, 20, 21, 24, 30, 44, 45, 53, 71, 75, 84, 85, 100, 109, 125, 134, 149, 161, 176, 184, 201, 203, 206, 207, 213, 214, 215, 216, 217, 220, 221) o di parti di esse (manca la metà superiore di c. 224) risulta in parte mutilo; gli elementi superstiti consistono di iniziali filigranate in rosso e blu, iniziali rialzate di giallo, rubriche. Al manoscritto possono essere ricondotte quindici fra le carte staccate conservate presso la Biblioteca centrale di Viterbo e, in particolare, i frammenti nr. 19 (c. 4), nr. 95 (c. 5), nr. 45 (c. 20), nr. 47 (c. 21), nr. 46 (c. 24), nr. 6 (c. 30), nr. 38 (c. 44), nr. 101 (c. 45), nr. 21 (c. 53), nr. 44 (c. 71), nr. 23 (c. 84), nr. 99 (c. 85), nr. 43 (c. 149), nr. 20 (c. 161), nr. 41 (c. 217). Il frammento nr. 30b è identificabile, poi, come la mancante metà superiore di c. 224, mentre d’incerta collocazione risulta, al momento, il frammento nr. 6bis, di modeste dimensioni ma recante parte di una bordura fitomorfa dai cui racemi emergono la testa di un volatile e un viso umano. Se le cc. 5, 21, 45, 85 permettono di reintegrare parzialmente il testo, le cc. 20r, 24v, 44v, 71r, 149r, 217v e 224v restituiscono anche delle iniziali ornate policrome profilate a biacca, campite e decorate con elementi fitomorfi e dischetti dorati. Dalle cc. 4v, 30r, 53r, 84r e 161v, invece, sono stati asportati i capilettera, e si conservano, dunque, i soli fregi che da essi si dipartivano: si tratta di bordure policrome fitomorfe, caratterizzate da un ricco fogliame in blu, arancione, verde e lilla profilato a biacca, ornato da dischetti dorati e popolato da drôleries (animali di vario genere, figure e volti antropomorfi, draghi); è stato possibile, poi, individuare tutte e cinque le iniziali miniate mancanti. Innanzitutto tre ritagli già nella collezione di Lord Clark: lettera I (Iste sanctus pro lege Dei), raffigurante un santo martire, successivamente nella raccolta di Ian Woodner e ora ms. 53 (93.MS.38) del J. Paul Getty Museum di Los Angeles, già al recto di c. 30 (Viterbo, BCPAI, Sant’Agostino di Siena, frammento nr. 6); iniziale I (In dedicatione templi decantabat populus), raffigurante la costruzione di una chiesa, ritagliata dal verso di c. 161 del corale (Viterbo, BCPAI, Sant’Agostino di Siena, frammento nr. 20); lettera E (Ecce ego mitto vos sicut oves), con la missione degli apostoli, già al verso di c. 4 del manoscritto (Viterbo, BCPAI, Sant’Agostino di Siena, frammento nr. 19), ornata da un incipit in crisografia e da una bordura fitomorfa nella quale sono collocate, entro clipei, otto figure, da identificarsi verosimilmente nei quattro profeti maggiori e negli evangelisti, e nel cui fogliame trova posto – oltre alle drôleries – un branco di lupi, evidente richiamo all’incipit testuale. A queste miniature si può aggiungere, altresì, l’iniziale E (Euge serve bone et fidelis quia in pauca), al cui interno è raffigurato un santo vescovo, mentre nella voluta fitomorfa che si diparte dalla lettera è posto un pontefice (Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, ms. Ross. 1167, c. 66, frammento nr. 49); tale cutting, originariamente al recto di c. 84 del codice (Viterbo, BCPAI, Sant’Agostino di Siena, frammento nr. 23), completa l’articolata illustrazione di questa carta, che – a corredo dell’incipit in crisografia – colloca nella bordura fitomorfa (nell’ordine in senso antiorario) san Bernardo, sant’Ambrogio, san Gregorio Magno e san Girolamo, mentre nell’iniziale viene ritratto sant’Agostino. Infine, l’iniziale A (Absterget Deus omnem lacrimam), già al recto di c. 53 del corale (Viterbo, BCPAI, Sant’Agostino di Siena, frammento nr. 21), raffigurante Cristo che asciuga le lacrime dagli occhi degli apostoli (già Rauris, collezione Friedrich Georg Zeileis). Il codice, tuttavia, nonostante i ricollocamenti qui operati, risulta ancora lacunoso. Per quanto riguarda la decorazione del codice, gli studi relativi a queste iniziali ritagliate legano a tali miniature il nome di Lippo Vanni, ascrivendone pertanto l’esecuzione al terzo quarto del secolo XIV; nel recente catalogo dei manoscritti miniati Rossiani, invece, all’iniziale vaticana Eva Ponzi avvicina i modi esecutivi di don Silvestro dei Gherarducci, proponendo di conseguenza una sua realizzazione nella Firenze di fine Trecento; mentre De Benedictis ne mantiene l’assegnazione a Lippo Vanni.
Notazione Musicale: Presenza di notazione musicale Tipologia: quadrata Colori: note in nero, righe in rosso Numero: linee per rigo quattro, righe per pagina cinque Note alla sezione: notazione in oro alle cc. 4v e 84r.
Legatura: Legatura presente Datazione: 1701-1750; Materia delle assi o dei quadranti: Assi in legno Materia della coperta: Coperta in pelle Elementi metallici/altro: fermagli, borchie
Storia del manoscritto: Data di entrata in biblioteca: 1996-2016 Trascrizione/descrizione di elementi storici: Il manoscritto fa parte di un gruppo di sedici corali (mss. 1-16) che appartennero al convento di Sant'Agostino di Siena. Tale nucleo manoscritto fu oggetto nel 1729 di interventi di risistemazione e di integrazione dell'apparato decorativo ad opera di Agostino Raffaelli, cappellano del Duomo di Siena, così come dichiarato nel ms. 17, volume datato 1729 e contenente il Repertorio di tutte l'antifone, che si ritrovano ne libri ad uso del coro de reverendi padri di Sant'Agostino di Siena, fatto, e rinnovato l'anno 1729 fatto per opera del padre baccelliere fra Antonio Luigi Corsini coll'occasione, che il reverendo signore Agostino Raffaelli cappellano della Metropolitana di Siena ha aggiunto, e rimodernato, e rifattoci la magior parte delle lettere grandi nelli sudetti libri a spese del convento (cfr. ms. 17, c. 2r). In effetti, il codice - descritto in detto repertorio a c. 6r - presenta interventi di restauro (volti a consolidare o risarcire le carte), nonché decorativi, da ascrivere a tale momento storico. Successivamente il gruppo di corali fu trasferito nel convento di Santa Maria in Selva sito a Borgo a Buggiano (Pistoia). Da qui è infine giunto presso l'attuale sede di conservazione nei primi anni del secolo XXI. da notare, nel margine esterno di c. 44 (Viterbo, BCPAI, Sant’Agostino di Siena, frammento nr. 38), la presenza delle due iniziali M e V, realizzate ritagliando dalla pergamena il corpo delle lettere. Sul contropiatto posteriore annotazione a matita di mano moderna: Numero 6 assassinate/Numero 10 fra lettere e figure, in riferimento evidentemente agli elementi decorativi in parte asportati. Antiche segnature: M (taglio di piede, Sant'Agostino di Siena, cfr. ms. 17, c. 6r) Nomi legati alla descrizione esterna: Raffaelli, Agostino , illustratore Siena , luogo di copia *Convento di *Santa *Maria in *Selva , provenienza Vanni, Lippo , illustratore Gherarducci, Silvestro : don , altra relazione di D.E. *Convento di *Sant'*Agostino , possessore
Osservazioni: Per la bibliografia utilizzata per l'elaborazione della sezione Decorazione si rinvia a quanto indicato in Signorello, Musica picta restituta.
Titoli: Titolo elaborato: Antifonario.
Osservazioni: Titolo aggiunto dal ms., a c. Iv: Antiphonarium. Commune sanctorum cum Officio defunctorum, Benedicamus Domino, Regina celi, Salve regina, Ave regina celorum, Alma Redemptoris.
Non a stampa: Antonio Luigi Corsini, Repertorio di tutte l'antifone, che si ritrovano ne libri ad uso del coro de reverendi padri di Sant'Agostino di Siena..., 1729 (Viterbo, Archivio storico, Biblioteca centrale e Raccolte artistiche della Provincia Agostiniana d'Italia, Sant'Agostino di Siena, ms. 17), c. 6r. Inventario dei Libri Corali esistenti nel Convento di Santa Maria in Selva. Inventario di n° 103 fogli di questi Corali trovati staccati e ora raccolti e custoditi in quattro volumi di buste trasparenti, p. 3 e sgg. {inventario dattiloscritto, della seconda metà del XX secolo, conservato in sede}.
A stampa: Lucrezia Signorello, Musica picta restituta. La libreria di coro di Sant'Agostino di Siena e il ritrovamento dei cutting miniati, "Analecta Augustiniana", (2022), LXXXV, 223-302. Lucrezia Signorello, I corali di Sant’Agostino di Siena della Biblioteca centrale della Provincia Agostiniana d’Italia di Viterbo. Prime notizie sul progetto di catalogazione, "Rivista di Storia della Miniatura", XXVI (2022), 219-220. Lucrezia Signorello, Un cantiere aperto. Studi e progetti sui corali di Sant’Agostino di Siena della Biblioteca centrale degli Agostiniani italiani di Viterbo, "Analecta Augustiniana", LXXXIV (2021), 75-89. Lucrezia Signorello, Cutting e dintorni. La libreria di coro di Sant’Agostino di Siena tra conservazione e dispersione, "TECA", (2022), XII/6, 29-56. Lucrezia Signorello, L'importanza di mostrare il 'lato B'. Un case study nel campo della frammentologia, "Biblioteca di Via Senato", XIV (2022), 12, 69-74.
Progetto: Catalogazione dei corali manoscritti dell'Archivio della Provincia Agostiniana d'Italia
Autore della scheda: Lucrezia Signorello
Ultima modifica: Lucrezia Signorello
tipologia: Scheda di prima mano
Data di creazione: 01/10/2020
Dada ultima modifica: 31/01/2023
CNMS: CNMS\0000212276
Biblioteche: Dettaglio
Archivio storico, Biblioteca centrale e Raccolte artistiche della Provincia Agostiniana d'Italia - Viterbo: