Manoscritto membranaceo, guardie membranacee: cc. I, I' guardie della prima metà del sec. XVIII; fascicoli legati; dal codice sono state asportate varie carte, probabilmente perché miniate; in particolare mancano le cc. 5, 27, 40, 49, 78, 122, 146, 150, 158, 172, 176, 181, 189 (di cui rimane solo un frustolo), 207, 213, 218; 1426-1475 data stimata; cc. I + 198 + I; cartulazione antica in cifre arabe, in inchiostro bruno, posta a centro del margine laterale esterno del recto, per 224 carte, con salto nei numeri 80-89
Dimensioni: mm 635 x 420 (c. 17)
Fascicolazione: I/8-1 (cc. 1-8, manca c. 5), II-III/8 (cc. 9-24), IV/8-1 (cc. 25-32, mancante c. 27), V/8-1 (cc. 33-39, mancante c. 40), VI/8 (cc. 41-48), VII/8-1 (cc. 50-56, mancante c. 49), VIII-IX/8 (cc. 57-72), X/8-1 (cc. 73-90, mancante c. 79), XI-XIII/8 (cc. 91-114), XIV/8-1 (cc. 115-121, mancante c. 122), XV-XVI/8 (cc. 123-138), XVII/8-1 (cc. 139-145, mancante c. 146), XVIII/8-1 (cc. 147-154, mancante c. 150), XIX/8-1 (cc. 155-162, mancante c. 158), XX/8 (cc. 163-170), XXI/8-2 (cc. 171-178, mancanti le cc. 172, 176), XXII/8-1 (cc. 179-186, mancante c. 181), XXIII/8-1 (cc. 187-194, mancante c. 189), XXIV/8 (cc. 195-202), XXV/8-1 (cc. 203-210, mancante c. 207), XXVI/8-2 (cc. 211-217, mancanti le cc. 213, 218), XXVII/6 (cc. 219-224); inizio primo fascicolo lato carne, rispettata la regola di Gregory
Segnatura dei fascicoli: numerazione alfabetica delle carte della prima metà dei fascicoli.
Foratura: visibile.
Rigatura: a mina di piombo.
Disposizione del testo: a piena pagina.
Richiami: orizzontali, posti nel margine inferiore dell’ultima carta verso dei fascicoli.
Scrittura e mani: Scrittura: Textualis Descrizione: formale.
Sigilli e timbri: Al di sotto di entrambe le controguardie è visibile una carta recante notazione musicale (quadrata nera su tetragrammi in rosso), forse a stampa, usata come rinforzo della legatura.
Inchiostro: rosso e nero.
Frammenti: Al di sotto di entrambe le controguardie è visibile una carta recante notazione musicale (quadrata nera su tetragrammi in rosso), forse a stampa, usata come rinforzo della legatura.
Decorazione: Decorato Datazione: 1426-1475 Elementi funzionali: Presenza di rubriche Iniziali filigranate: Presenza di iniziali filigranate Scuola/Autore: L’apparato decorativo originario, a causa dell’asportazione di diverse carte (cc. 5, 27, 40, 49, 79, 122, 146, 150, 158, 172, 176, 181, 189 – di cui rimane solo un frustolo –, 207, 213, 218) risulta fortemente compromesso; la decorazione – per quanto ancora presente – prevede iniziali filigranate in rosso e blu e rubriche; il frustolo rimanente di c. 189, inoltre, reca al recto tracce di una bordura fitomorfa policroma ornata da dischetti dorati. Alla campagna decorativa della fine degli anni Venti del secolo XVIII risalgono alcune inserzioni, di mano di Agostino Raffaelli, tra cui l’intitolazione a c. Iv. Al manoscritto possono essere ricondotte sei fra le carte staccate conservate presso la Biblioteca centrale di Viterbo e, in particolare, i frammenti nr. 16 (c. 79), nr. 2 (c. 158), nr. 17 (c. 172), nr. 24 (c. 189), nr. 34 (c. 213), nr. 18 (c. 218). Se c. 213r restituisce un’iniziale ornata, campita su fondo in foglia d’oro e decorata con elementi fitomorfi e dischetti dorati, nei rimanenti lacerti individuati – privati delle iniziali maggiori – sopravvivono bordure policrome fitomorfe, caratterizzate da un ricco fogliame in blu, arancione, verde e lilla profilato a biacca, ornato da dischetti dorati e popolato da putti, aironi e farfalle. Nonostante le cc. 79v, 158r, 172r, 189r e 218v siano state private delle iniziali, è possibile tuttavia almeno in parte reintegrarle grazie al riconoscimento in alcune collezioni estere dei rispettivi cutting, in particolare: l’iniziale C (Canite tuba in Syon vocate gentes), asportata dal recto di c. 158 del corale – ora frammento nr. 2 della Biblioteca centrale di Viterbo –, raffigurante il profeta Gioele che parla agli israeliti accompagnato da un angelo che suona la tromba e andata in vendita per Christie’s nel 2016; l’iniziale O (Orante sancta Lucia apparuit), rappresentante santa Lucia in preghiera (Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, ms. Ross. 1167, c. 68, frammento nr. 51), già al verso di c. 218 del codice (ora Viterbo, BCPAI, Sant’Agostino di Siena, frammento nr. 18) e l’iniziale E (Ecce apparebit Dominus super nubem) – già nella collezione di Lord Kenneth Clark di Saltwood, quindi nella Longari di Milano e successivamente in quella di Les Enluminures – con una scena della Creazione, verosimilmente ritagliata dal verso di c. 79 (ora Viterbo, BCPAI, Sant’Agostino di Siena, frammento nr. 16). Mancano dunque all’appello l’iniziale C (Canite tuba in Syon quia prope est), già al recto di c. 172 (ora Viterbo, BCPAI, Sant’Agostino di Siena, frammento nr. 17), e l’iniziale D (Dum perambularet Dominus) recisa da c. 189r (ora Viterbo, BCPAI, Sant’Agostino di Siena, frammento nr. 24). Il codice di Sant’Agostino, pertanto, nonostante i riconoscimenti illustrati, rimane fortemente lacunoso. Quanto all’attribuzione della decorazione, l’iniziale vaticana è stata riferita al cosiddetto Alunno di Giovanni di Paolo, le cui opere principali sono state individuate da Ciardi Dupré Dal Poggetto in due corali del ciclo liturgico commissionato da Pio II Piccolomini per la cattedrale di Pienza: l’antifonario A.II (inv. 67bis) e il graduale G.II (inv. 61), entrambi oggi conservati al Museo Diocesano della città. Allo stesso ambito, ma non alla stessa mano, Milvia Bollati attribuisce l’iniziale con la scena della Creazione, collocando la sua realizzazione nella prima metà del secolo XV; mentre Martelli considera le due miniature prove di uno stesso artista. Infine, l’iniziale raffigurante Gioele è stata ricondotta, nella scheda del catalogo di vendita di Christie’s, al circolo di Pellegrino di Mariano e quindi alla seconda metà del Quattrocento.
Notazione Musicale: Presenza di notazione musicale Tipologia: quadrata Colori: note in nero, righe in rosso Numero: linee per rigo quattro, righe per pagina cinque
Legatura: Legatura presente Datazione: 1701-1750; Materia delle assi o dei quadranti: Assi in legno Materia della coperta: Coperta in pelle Elementi metallici/altro: fermagli, borchie Note della legatura: Sul piatto posteriore etichetta cartacea recante l’indicazione dell’antica segnatura, manoscritta in inchiostro rosso e racchiusa da una semplice cornice a tratto doppio in inchiostro nero.
Storia del manoscritto: Data di entrata in biblioteca: 1996-2016 Trascrizione/descrizione di elementi storici: Il manoscritto fa parte di un gruppo di sedici corali (mss. 1-16) che appartennero al convento di Sant'Agostino di Siena. Tale nucleo manoscritto fu oggetto nel 1729 di interventi di risistemazione e di integrazione dell'apparato decorativo ad opera di Agostino Raffaelli, cappellano del Duomo di Siena, così come dichiarato nel ms. 17, volume datato 1729 e contenente il Repertorio di tutte l'antifone, che si ritrovano ne libri ad uso del coro de reverendi padri di Sant'Agostino di Siena, fatto, e rinnovato l'anno 1729 fatto per opera del padre baccelliere fra Antonio Luigi Corsini coll'occasione, che il reverendo signore Agostino Raffaelli cappellano della Metropolitana di Siena ha aggiunto, e rimodernato, e rifattoci la magior parte delle lettere grandi nelli sudetti libri a spese del convento (cfr. ms. 17, c. 2r). In effetti, il codice - descritto in detto repertorio a c. 2v - presenta interventi di restauro (volti a consolidare o risarcire le carte), nonché decorativi, da ascrivere a tale momento storico. Successivamente il gruppo di corali fu trasferito nel convento di Santa Maria in Selva sito a Borgo a Buggiano (Pistoia). Da qui è infine giunto presso l'attuale sede di conservazione nei primi anni del secolo XXI. A c. I’r annotazione a matita di mano moderna: 5 assassinate/12 fra lettere e figure in buono stato, in riferimento evidentemente agli elementi decorativi in parte asportati. Da segnalare il rinvenimento di una lametta da barba tra c. 157 e c. 159, probabilmente utilizzata per recidere alcune carte miniate, tra cui c. 158 (attuale Viterbo, BCPAI, Sant’Agostino di Siena, frammento nr. 2). Antiche segnature: B (piatto posteriore, Sant'Agostino di Siena, cfr. ms. 17, c. 2v.) Nomi legati alla descrizione esterna: Raffaelli, Agostino , altra relazione di D.E. Siena , luogo di copia *Convento di *Santa *Maria in *Selva , provenienza Alunno di Giovanni di Paolo , illustratore *Convento di *Sant'*Agostino , possessore Pellegrino : di#Mariano , altra relazione di D.E.
Osservazioni: Per la bibliografia utilizzata per l'elaborazione della sezione Decorazione si rinvia a quanto indicato in Signorello, Musica picta restituta.
Lingua: Latino
Titoli: Titolo elaborato: Antifonario.
Osservazioni: Titolo aggiunto dal ms., a c. Iv: Antiphonarium a Sabbato primo Adventus usque ad vigiliam Nativitatis Domini, et a vigilia sancti Andree usque ad festum sancte Lucie inclusive, cum antiphona sancti Thome, et in fine libri antiphona ad magnificat sancti Augustini.
Non a stampa: Antonio Luigi Corsini, Repertorio di tutte l'antifone, che si ritrovano ne libri ad uso del coro de reverendi padri di Sant'Agostino di Siena..., 1729 (Viterbo, Archivio storico, Biblioteca centrale e Raccolte artistiche della Provincia Agostiniana d'Italia, Sant'Agostino di Siena, ms. 17), c. 2v. Inventario dei Libri Corali esistenti nel Convento di Santa Maria in Selva. Inventario di n° 103 fogli di questi Corali trovati staccati e ora raccolti e custoditi in quattro volumi di buste trasparenti, p. 1 e sgg. {inventario dattiloscritto, della seconda metà del XX secolo, conservato in sede}.
A stampa: Lucrezia Signorello, Musica picta restituta. La libreria di coro di Sant'Agostino di Siena e il ritrovamento dei cutting miniati, "Analecta Augustiniana", (2022), LXXXV, 223-302. Lucrezia Signorello, I corali di Sant’Agostino di Siena della Biblioteca centrale della Provincia Agostiniana d’Italia di Viterbo. Prime notizie sul progetto di catalogazione, "Rivista di Storia della Miniatura", XXVI (2022), 219-220. Lucrezia Signorello, Un cantiere aperto. Studi e progetti sui corali di Sant’Agostino di Siena della Biblioteca centrale degli Agostiniani italiani di Viterbo, "Analecta Augustiniana", LXXXIV (2021), 75-89. Lucrezia Signorello, Cutting e dintorni. La libreria di coro di Sant’Agostino di Siena tra conservazione e dispersione, "TECA", (2022), XII/6, 29-56. Lucrezia Signorello, L'importanza di mostrare il 'lato B'. Un case study nel campo della frammentologia, "Biblioteca di Via Senato", XIV (2022), 12, 69-74.
Progetto: Catalogazione dei corali manoscritti dell'Archivio della Provincia Agostiniana d'Italia
Autore della scheda: Lucrezia Signorello
Ultima modifica: Lucrezia Signorello
tipologia: Scheda di prima mano
Data di creazione: 27/01/2023
Data ultima modifica: 31/01/2023
CNMS: CNMS\0000212282
Biblioteche: Dettaglio
Archivio storico, Biblioteca centrale e Raccolte artistiche della Provincia Agostiniana d'Italia - Viterbo: